DOTTORESSA ROSSELLA BERLOCO

CHIRURGO MAXILLO-FACCIALE

RINOPLASTICA E RINOSETTOPLASTICA


La rinosettoplastica è la chirurgia che prevede il rimodellamento estetico del naso e la risoluzione dei problemi di respirazione dovuti alla deviazione della struttura ossea e cartilaginea. Nel corso dei decenni la rinosettoplastica è diventato l’intervento chirurgico più eseguito in Europa e nel mondo.

La rinosettoplastica può essere considerata una delle procedure chirurgiche più complesse nell’ambito della chirurgiche plastica estetica e funzionale.

Le tendenze negli ultimi dieci anni si sono spostate dalla riduzione o ricostruzione della struttura cartilaginea del naso alla conservazione dell’anatomia nativa e all’aumento delle aree deficitarie per ripristinare l’equilibrio e il supporto strutturale del naso. Questo approccio prende il nome di “PRESERVATION RHINOPLASTY”.

COS’E’ LA “PRESERVATION RHINOPLASTY”?

Piuttosto che essere una nuova tecnica di per sé, la PRESERVATION RHINOPLASTY è un approccio moderno alla rinoplastica, una vera e propria filosofia di rimodellamento dell’anatomia nasale esistente.

Come suggerisce il nome, possiamo modificare la forma del naso preservando alcune importanti strutture nasali come le linee dorsali estetiche e anche alcuni ligamenti e muscoli che rappresentano il tessuto molle.

UN ASPETTO PIÙ NATURALE CON LA “PRESERVATION RHINOPLASTY”

In un intervento di rinoplastica tradizionale, si riduce l’altezza del dorso del naso rimuovendo la cartilagine e l’osso dalla parte superiore ( gibbo o gobba). Nella rinoplastica di preservazione si rimuove la cartilagine e l’osso dal basso, preservando così la struttura del dorso come le linee del dorso che sono estremamente difficili da ricreare durante la rinoplastica tradizionale. Ciò consente un aspetto raffinato e naturale ed evita un aspetto “operato” utilizzando pochissime resezioni di tessuto e pochissimi innesti. La preservazione del dorso e le tecniche di modifica della punta riducono al minimo la necessità di una ricostruzione immediata della volta nasale e consentono revisioni minori, offrendo una maggiore prevedibilità del risultato con meno rischi.

FUNZIONE RESPIRATORIA DOPO LA RINOPLASTICA DI CONSERVAZIONE

Nella rinoplastica tradizionale alcune delle strutture nasali funzionali necessarie per una corretta respirazione vengono disarticolate per poi essere ricostruite con innesti di cartilagine. La rinoplastica di conservazione preserva queste strutture nasali in modo che non sia necessaria la ricostruzione durante l’intervento chirurgico stesso.

RECUPERO OTTIMIZZATO CON LA RINOPLASTICA DI CONSERVAZIONE

Un’ulteriore caratteristica della procedura di rinoplastica di conservazione è che viene eseguita su un piano di dissezione diverso rispetto alla rinoplastica tradizionale. Il significato di ciò è che nessuno dei tessuti molli del naso (che trasportano i vasi sanguigni e i vasi linfatici) è danneggiato o interrotto. Lasciare intatti i vasi sanguigni e i vasi linfatici si traduce in gonfiore e lividi minimi, consentendo un recupero significativamente più rapido rispetto a una rinoplastica tradizionale. È facile pensare quindi che i pazienti operati secondo i principi di preservazione sembrino completamente guariti con risultati dall’aspetto naturale entro poche settimane.

Rinoplastica primaria si riferisce alla prima chirurgia nasale, sia per scopi estetici che funzionali. La rinoplastica primaria ha due approcci principali: CHIUSO (approccio interno) e APERTO (approccio esterno). In chiusa, il naso viene approcciato tramite un’incisione interna (senza cicatrici visibili esterne). Nella rinoplastica aperta viene praticata una piccolissima incisione esterna sulla columella per aprire il naso. Questo approccio offre al chirurgo una vista tridimensionale del naso, che aiuta a riorganizzare le strutture nasali.

La maggior parte delle cicatrici risultanti dalla rinoplastica aperta sono generalmente favorevoli, molto raramente evidenti.

Rinoplastica secondaria (o di revisione) è un’area molto specialistica nella chirurgia nasale. Corregge i risultati non soddisfacenti e corregge le dimensioni, la larghezza, il profilo, la punta e l’asimmetria nasale degli interventi chirurgici precedenti. Aiuta anche a correggere un problema di respirazione. La chirurgia secondaria molte volte comporta l’utilizzo di autoinnesti della costa o della cartilagine dell’orecchio. La tecnica open consente al chirurgo di visualizzare la maggior parte delle aree del naso e facilita la procedura, soprattutto nei casi secondari e difficili.

La rinoplastica può essere integrata con altre procedure di chirurgia plastica facciale come lifting, blefaroplastica, mentoplastica o una procedura chirurgica per accorciare il labbro superiore,chiamato anche Lip-Lift.

È molto importante conoscere le aspettative del paziente e d’altro lato conoscere gli obiettivi del chirurgo.

Alla fine di un consulto, il paziente e il chirurgo giungono a una conclusione su quali aree del naso devono essere trattate e su qua puà essere approssimativamente il risultato finale. Con l’ausilio delle simulazioni prechirurgiche possiamo infatti simulare il risultato finale in base a ciò che il chirurgo considera appropriato e possiamo mostrarle al paziente per discuterne insieme. È probabile che i pazienti con aspettative realistiche siano più felici alla fine del percorso. Pertanto, è importante comprendere le esigenze del paziente e quindi fargli sapere se il risultato finale può essere raggiunto o se si deve evitare l’intervento. Inoltre, i pazienti con diversi tipi di pelle mostreranno risultati finali molto diversi. I risultati definitivi dell’intervento non sono visibili fino a 8-12 mesi dopo l’intervento a causa dell’infiammazione del naso. I pazienti con pelle spessa avranno tempi di guarigione a lungo termine più lunghi rispetto ad un paziente con pelle sottile o media in cui i risultati e la definizione del naso possono essere visibili gia dopo 6 mesi.